La terza edizione di VRE ha accolto nello spazio urbano della Pelanda due XR Installation, opere artistiche e multisensoriali realizzare da OSC Innovation per il festival. Realtà Aumentata e Realtà mista per creare, raccontare ed emozionare.
Membrana catartica (Virtual Mirror)
L’installazione Membrana Catartica (Virtual Mirrow) ha stregato bambini, adulti ed è stata l’occasione di sperimentare la dimensione dello specchio. Un virtual mirror in realtà aumentata che, attraverso camera infrarossi, traccia il corpo dell’utente e aggiunge in tempo reale contenuti 3D interattivi che creano una speciale compresenza di utente e contenuto. Superficie in cui specchiarsi e in cui muoversi e mutare. Si sprigiona una dimensione di sogno in cui tutto è possibile e ognuno diventa il centro che muove e crea:
Lo specchio. Tu.
E la realtà lacerata,
tra forze, regioni sottili e dense,
sacre e profane,
di cosmo e terra,
soffio e sangue.
E una membrana silenziosa,
di esperienza e conoscenza oscura.
E catartica.
Tu, ad unire a tutto.”
L’irreale, l’impossibile è il fulcro della seconda installazione proposta da OSC.
Oggetti impossibili diventano reali.
Squarciando varchi tra qui, ora ed altro.
L’installazione è fondata su un virtual mirror in realtà aumentata attraverso camera infrarosso, traccia il corpo dell’utente e dispiega in tempo reale contenuti 3D interattivi simulandone la compresenza.
Tecnica: interactive body tracking, real time augmented reality and visual contents.
‘Membrana catartica’ è frutto di un’esperienza artistica e tecnologica attiva in seno alla rete Intuition – https://ia2u.it/# e sostenuta da OSC Innovation – https://oscinnovation.com/en/
InPossible – (Mixed Reality)
Oggetti impossibili diventano reali.
Squarciando varchi tra qui, ora ed altro.
Giocando con la fisica, l’apparizione di un oggetto impossibile nella realtà visibile attorno a noi, genera un’esperienza di alterazione, la percezione viene spinta al limite e la logica si apre a nuove considerazioni.
La macchina ci permette di attivare nuove dimensioni, che però sono già parte della nostra immaginazione, che riscopriamo essere la più potente tra le tecnologie.
Evidente l’omaggio al lavoro di artisti quali William Hogarth, Oscar Reutersvärd e, naturalmente, Maurits Cornelis Escher’
L’installazione è realizzata attraverso un dispositivo mobile che permette di vedere, prima in realtà virtuale e poi in realtà aumentata, la materializzazione di un oggetto nell’ambiente reale.
Tecnica: interactive ambient tracking, real time virtual and augmented reality, 3D computer graphic.
‘InPossible’ è frutto di un’esperienza artistica e tecnologica attiva in seno alla rete Intuition – https://ia2u.it/# e sostenuta da OSC Innovation – https://oscinnovation.com/en/
Giocando con la fisica, l’apparizione di un oggetto impossibile nella realtà visibile attorno a noi, genera un’esperienza di alterazione in cui la percezione viene spinta al limite e la logica si apre a nuove considerazioni.
La tecnologia ci permette di attivare nuove dimensioni, che fanno già parte della nostra immaginazione, che riscopriamo essere la più potente tra le tecnologie.